Mondi in movimento

Editoriale

By Federico Alberto

Negli ultimi decenni, l’esplosione del video e l’ascesa di piattaforme social incentrate sull’immagine in movimento e su tempi rapidissimi di consumo hanno rivoluzionato la comunicazione e, in particolare, la promozione turistica. I video, dagli spot più tradizionali alle web serie, passando, appunto, per i contenuti “mordi e fuggi” creati, ad esempio, per Instagram e TikTok, giocano un ruolo fondamentale nell’attrarre turisti e visitatori.

Al di là dell’osservazione più o meno distaccata di un fenomeno in cui ormai siamo tutti pienamente immersi, è la nostra pratica quotidiana a confermare questa tendenza. Lo spiega bene il filmaker Samuele Wurtz, con cui abbiamo analizzato come il modo di fare promozione turistica attraverso i video sia cambiato nel corso degli ultimi anni e come la sfida, oggi, sia diventata principalmente la ricerca di un equilibrio tra velocità e profondità dei contenuti.

Un equilibrio che trova, forse, nel format della web serie una delle sintesi migliori. Noi di Studiowiki ne abbiamo fatto un nostro cavallo di battaglia, applicandolo in modo originale alla comunicazione e promozione delle destinazioni turistiche. Le campagne “The Perfect Place” per Finale Ligure e “The Sound of Modena” per la città emiliana ne sono esempi, crediamo, efficaci.

Ampliando ulteriormente la riflessione, infine, la verità è che la comunicazione è diventata più liquida e dinamica. Le marche – e i territori – devono affrontare una nuova era, in cui la partecipazione del pubblico è fondamentale. I video giocano un ruolo centrale, coinvolgendo l’audience e creando spazi vuoti da riempire con il contributo delle persone. Le marche – e i territori – non si limitano più a promuovere prodotti, servizi e luoghi, ma devono fornire un’idea chiara dello spirito del tempo e prendere posizione su questioni di valore. Un nuovo approccio, che implica la creazione di spazi aperti e inclusivi, consentendo alle persone di contribuire attivamente al processo di costruzione del significato.

Questo processo non è però privo di ambiguità. Le marche tracciano confini e chi decide di stare fuori da essi si trova di fronte a un deserto, con possibilità limitate di scelta.

Si possono evolvere le forme, le azioni e gli strumenti della comunicazione pubblicitaria; tuttavia, i fondamentali restano – e probabilmente resteranno – impregiudicati. Il valore rimane nella ricerca di autenticità, con tutti i problemi che questa parola porta con sé.

Per illustrare questo numero, abbiamo scelto una rivisitazione dell’opera di land art Seven Magic Mountains di Ugo Rondinone, nel cuore del deserto del Nevada, poco distante da Las Vegas. Per ricordarci che la comunicazione turistica ha l’opportunità di creare ponti tra diversi mondi, promuovendo la bellezza del territorio con sensibilità e consapevolezza. Come Seven Magic Mountains, la comunicazione può essere testimonianza di «continuità e solidarietà tra uomo e natura, artificiale e naturale, allora e oggi».

Buona lettura.

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