Siamo tutti influencer

Siamo tutti influencer

Nella lista dei libri da leggere durante questa estate 2023, per non perdere la bussola di quel mondo della comunicazione in cui siamo totalmente immersi nella vita personale e professionale, non poteva mancare “Siamo tutti influencer” (ROI Edizioni) del giornalista Giampaolo Colletti. Ma attenzione, non si parla di soli influencer e social media, e non è un caso che il volume si proponga come “mappa della nuova era di Internet”.

Indice dei contenuti:

32 parole per ridisegnare la mappa della rete

Da Alpha a Zoomer: incidentalmente, sono i nomi di due generazioni di giovani – nati dal 2010 in poi i primi, tra il 1996 e il 2010 gli ultimi – ad aprire e chiudere una sorta di dizionario del presente e del futuro. 32 parole chiave provano a tracciare il perimetro di una rete che è indubbiamente in grado di rendere tutti protagonisti. Perché nell’era del potere editoriale diffuso, siamo – o quanto meno possiamo essere – tutti influencer e creatori di contenuti.

Quella che stiamo vivendo è una rivoluzione che sovverte i paradigmi tradizionali della comunicazione: “una rivoluzione copernicana che ridefinisce linguaggi, formati, canali, regole di coinvolgimento e che riscrive le dinamiche del gioco legate ai consumi e alla socialità”, scrive Colletti.

Il cambiamento è naturalmente guidato dal digitale. Non stupisce quindi che la maggior parte delle parole chiave della mappa siano legate a nuove tecnologie, app e social media: da blockchain a NFT, da Metaverso a Twitch, passando per Tik Tok, Snapchat, Linkedin, e-commerce. Spiccano altrettanto naturalmente le diverse tipologie di influencer: i genuinfluencer, che si distinguono per la loro autenticità; i granfluencer, over 60 e silver user, sempre più amati e seguiti online; gli influ-activist, impegnati in cause ambientali, etiche, civili; gli internal influencer, tra cui in primis i leader dell’azienda, che diffondono i valori di un brand dall’interno; fino ad arrivare ai nano-influencer, “persone come noi”, autentiche, semplici, ma competenti e affidabili, e per questo sempre più efficaci. Ma attenzione, per nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale sta emergendo una nuova figura: il virtual influencer, che diventa avatar e apre nuove opportunità di interazione su diverse piattaforme digitali.

Blog, brand journalism, long-form, owned media, podcast, stories, video ci parlano poi di nuovi modi di raccontarsi e di mettersi in relazione più profonda con il pubblico, per vincere la sfida dell’attenzione, informare, interessare, coinvolgere, emozionare, in una continua ricerca di equilibrio tra contenuti snack, fruibili velocemente, e narrazioni più lunghe in grado di creare valore aggiunto per gli utenti.

Imparare dai migliori

Sono moltissimi gli esempi concreti che arricchiscono il vocabolario proposto dall’autore, ma sicuramente uno degli elementi di maggiore interesse di tutto il libro sono le case histories e le testimonianze di chi può davvero costituire un modello a cui ispirarsi: da creator nostrani a influencer e attivisti internazionali, da giovani gamer a piccoli imprenditori locali che hanno saputo cogliere magistralmente le opportunità offerte dalla rete per passare dal mercato iper-locale a quello globale.  

Perché è vero che “siamo tutti influencer”, ma per emergere servono competenza, preparazione, formazione, tempo, passione.

E se ancora questi esempi eccellenti non fossero sufficienti a tracciare la via, Giampaolo Colletti distilla il succo di ogni voce del vocabolario in pratiche e sintetiche “Istruzioni per l’uso”, utili promemoria da tenere a portata di mano e consultare in caso di necessità.

Percorsi e linee guida

“Siamo tutti influencer” propone una mappa concettuale che aiuta a muoversi nel sistema complesso della comunicazione contemporanea.

Strumenti digitali e social media sono sempre più pervasivi e collegano le persone in modo profondo. È l’epoca della disintermediazione e del potere editoriale diffuso, che permette a tutti di comunicare direttamente con brand, governi, organizzazioni, superando barriere spaziali e temporali. In questo contesto, per catturare un’attenzione sempre più difficile da ottenere occorrono nuovi linguaggi, processi e modalità di interazione. I brand ridefiniscono le proprie strategie di comunicazione, obiettivi e identità, spingendole a collaborare con il loro pubblico in un processo di co-creazione. In un modo dove i confini tra on e off line sono sempre più labili, coerenza, autenticità, empatia e coinvolgimento sono valori disintivi e dimostrarsi in sintonia con il pubblico in tempo reale è diventato fondamentale.

In questo senso, narrazione, relazione, co-creazione, emozione e immersione sono ulteriori parole chiave fondamentali e trasversali, che tracciano percorsi e linee guida da seguire.

Conclusione

Dal suo osservatorio privilegiato, Giampaolo Colletti, giornalista esperto di marketing e innovazione, fornisce con “Siamo tutti influencer” un utile strumento per orientarsi in quell’universo sempre più fluido che è la comunicazione, attraverso parole chiave, esempi concreti, case histories e pratiche istruzioni per l’uso.

Una lettura preziosa, soprattutto perché, come scrive lo stesso Colletti, è proprio questo “il momento migliore per pensare, studiare, fare, progettare il marketing e la comunicazione”.

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