Respira, sei in Trentino!

L’efficacia della comunicazione turistica di una destinazione si vede anche da come un marchio, ma soprattutto un semplice claim, continuino a rispecchiare il territorio e la sua identità anche a distanza di anni dal lancio. Diventando essi stessi parte dell’identità di quel territorio.

È sicuramente il caso del Trentino, meta di una parte delle mie vacanze estive.

La campagna “Respira, sei in Trentino!” è stata lanciata nel 2020, ma il messaggio, che era stato pensato per il post Covid, resta sempre incredibilmente valido. Impossibile arrivare sul territorio e non provare immediatamente quella sensazione: i polmoni si allargano, gli occhi si chiudono per un attimo, una sensazione di immediato benessere ci pervade.

Nel 2020 era la risposta al periodo di lock down, agli spazi ristretti delle proprie abitazioni e alla conseguente voglia di libertà. Oggi è, molto più semplicemente, il desiderio di rallentare, di prendersi del tempo per sé, di rientrare in contatto con la natura, di fuggire dai ritmi frenetici della città, di liberarsi da quell’ansia che a volte, davvero, toglie il fiato. Respiro, sono in Trentino!

E mi sento già più leggera. Immersa in quei colori verde-azzurri, un po’ come la farfalla del logo, che sembra seguirci a ogni passo – la avvistiamo davvero ovunque – e che dal primo giorno di vacanza campeggia, rassicurante, anche sullo schermo del mio smartphone.

Io, che in famiglia sono quella che organizza e pianifica le giornate, qui non devo pensare (quasi) a nulla. Sono preparata, perché da tempo mi sono iscritta alla newsletter settimanale Visit Trentino, che ben prima di partire mi ha fornito un’ampia serie di suggerimenti, proposte e itinerari adatti alla stagione. Una volta arrivata a destinazione, ci pensa la app Mio Trentino, che mi ha geolocalizzata e mi propone eventi ed esperienze facilmente raggiungibili e in linea con le preferenze e gli interessi di tutta la famiglia: attività outdoor, natura e territorio, terme e benessere, arte e cultura, eventi, mangiare e bere. Io naturalmente seleziono tutto.

Collegata alla mia prenotazione alberghiera, e naturalmente alla app, c’è la Trentino Guest Card. Attiva dal primo giorno in cui arrivo sul territorio, mi garantisce tantissime agevolazioni che mi fanno sentire coccolata, se non privilegiata. Entriamo gratuitamente in diversi musei e castelli, abbiamo sconti su tante attività e sull’acquisto di prodotti enogastronomici e possiamo usare liberamente anche i trasporti pubblici.

In ogni luogo dove andiamo, la prima tappa obbligata sono sempre gli uffici IAT, per trovare materiale informativo (per me è diventata un po’ una deformazione professionale, per mia figlia dodicenne è la ricerca di spunti per il suo travel journal, attività utile e creativa che riempie le nostre serate in vacanza).

Alcuni uffici ci danno più soddisfazione di altri, va detto, ma in generale troviamo pane per i nostri denti. La zona del Garda Trentino, dove facciamo base, vanta una serie coordinata di mappe dei Comuni del territorio molto ben curata. San Lorenzo Dorsino, tra i Borghi più Belli d’Italia, oltre all’appartenenza al circuito nazionale, mette al centro le persone, proponendo diverse esperienze e passeggiate guidate dai local, “la gente di San Lorenzo Dorsino” e valorizzando le creazioni e le storie dei propri artisti e artigiani. A Madonna di Campiglio impossibile ignorare la promozione della rassegna I Suoni delle Dolomiti, grande evento di valorizzazione della montagna che ha fatto scuola.

Quasi ovunque troviamo appelli alla cura e alla tutela dell’ambiente e della biodiversità – un’attenzione alla sostenibilità e al turismo responsabile molto in linea con la mia sensibilità e che apprezzo molto – ma a colpirci sono soprattutto le regole di coesistenza con l’orso, che, nel dubbio, abbiamo studiato per bene.  

Proprio alla gestione degli orsi compiuta dall’amministrazione pubblica qualcuno attribuisce un certo calo delle presenze turistiche sul territorio, tutte da confermare dai dati ufficiali e da tarare sulla base della frenata generale che sembrerebbe aver caratterizzato un po’ ovunque questa estate italiana.

Resta il fatto che il Trentino, ancora una volta, mi ha accolta con cura e attenzione, mi ha coccolata e mi ha permesso davvero di respirare, nonostante l’estate più calda della storia. E al rientro già mi tenta con un nuovo messaggio dalla app Mio Trentino, invitandomi a tornare, per provare nuove sensazioni ed esperienze, legate a una stagione diversa, più lenta e riflessiva.

Arrivederci in autunno, mio Trentino!

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prev
La fede a scaffale

La fede a scaffale

Il Cammino di Santiago: un’avventura, un pellegrinaggio, un gioco

You May Also Like