Il report del primo webinar sul turismo internazionale di Enit

Italia-Spagna, una partita tra razionalità e sogno

Il mercato spagnolo è stato il protagonista del primo webinar sui mercati e le tendenze di turismo internazionale. Inmaculada Morales, responsabile della sede Enit di Madrid, ha fornito una fotografia molto chiara della situazione in Spagna: i dati che emergono sono molto preoccupanti, con il settore turistico che registra una perdita di circa 55 miliardi di euro.

Il turismo è un fattore chiave per la Spagna: contribuisce al 12% del PIL del paese e garantisce il 12,7% dell’occupazione; sono importanti quindi i segnali di una lenta ma progressiva ripartenza che raggiungerà il pieno ritmo solo a partire da luglio 2020, per una stagione che registrerà il suo picco nel mese di settembre.

Dati interessanti anche per l’Italia che, presenta una situazione turistica simile a quella iberica ed è la terza destinazione preferita dai turisti spagnoli dopo Francia e Portogallo.

All’incontro hanno preso parte anche Lorena Bonaccorsi, Sottosegretario di Stato del MiBAC,  Luis Loper Hita, Direttore generale Tourmundial, Jose Antonio De Francisco, Direttore di Carta Italia e Lorenzo Bandini, Direttore del Dipartimento Passenger Grimaldi Lines Espana.

La crisi sanitaria ha evidentemente modificato le dinamiche della domanda. Durante l’incontro, una volta di più è stata sottolineata la necessità che l’Italia si ridefinisca come meta attraverso alcuni elementi fondamentali su cui fare leva.

Il primo è il concetto di sicurezza: il turista infatti si affida a quei paesi in grado di fornire un controllo capillare al fine di rispondere al meglio al bisogno di sicurezza e questo è possibile anche attraverso l’elaborazione di protocolli comuni adottati a livello nazionale.

Il secondo concetto che appare oggi essere determinante è la capacità di spesa: sarà necessario mettere in moto una strategia che preveda offerte che possano essere alla portata di tutti.

Il terzo principio riguarda le connessioni. Oggi l’Italia e la Spagna sono connesse solo da 3 voli settimanali con atterraggio nei più grandi aeroporti italiani.

Dal 1 luglio è previsto un incremento dei voli con scalo in aeroporti di dimensioni minori, ma comunque importanti, come ad esempio quello di Bologna.

C’è poi la connessione via mare attraverso le grandi navi passeggeri che in questo periodo di crisi non si sono fermate ma che hanno dovuto ridurre nettamente il carico passeggeri. La connessione oggi non deve semplicemente essere garantita, deve essere potenziata.

L’Italia dunque in questa fase deve riproporsi come meta per il turismo spagnolo, lavorando su due assi di fiducia (sanitaria ed economica) ma soprattutto sulle sue meraviglie culturali e paesaggistiche: deve essere in grado, come ha dichiarato in chiusura di incontro Lorena Bonaccorsi, sottosegretaria di Stato del Mibac “di creare un’offerta che trovi il giusto equilibrio tra razionalità e sogno”.

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