Su INova 33 Linda Nano racconta in anteprima il nuovo brand di progetto, Genovese Storico, che verrà presentato giovedì 4 marzo. Si tratta di un progetto che ha come finalità primaria quella di valorizzare e sviluppare la produzione di Basilico Genovese DOP dell’area “storica” del perimetro periurbano cittadino, specializzata tradizionalmente nella coltivazione per il mercato fresco e nella sua raccolta manuale. La storia di un progetto ma anche la storia di produttori, “equilibristi che coltivano guardando il mare e raccolgono accarezzando la terra”. Il meglio della tradizione che viene lanciato in un evento digitale che dà il via al piano di comunicazione e marketing progettato e seguito da MA.DE e Studiowiki.
Ci occupiamo poi di turismo e conseguenze digitali della pandemia. Dedichiamo due articoli che possono essere interpretati come due diversi approcci.
Il primo è la fuga dalla connessione costante che l’irruzione dello Smart working e delle call una dietro l’altra hanno fatto nella vita di tutti noi. Lo raccontiamo in un pezzo sul turismo della disconnessione, il digital-detox che vede la ricerca della natura e forme di turismo lento e introspettivo.
Il secondo articolo va invece alla ricerca della connessione. Osserva un fenomeno in crescita che ha a che fare con la delocalizzazione dello Smart working. Anche in chiave turistica. Località di mare o di montagna connotate da una buona qualità della vita che si stanno reinventando e che possono giocare un ruolo interessante in questo nuovo trend di emigranti digitali. Diventando hub per i lavoratori agili, cogliendo questa opportunità per rivitalizzare il territorio anche in chiave turistica. Turisti tutto l’anno, con lo Smart working.
Sono due strade molto diverse, non necessariamente antitetiche e che possono convivere entrambe nella nuova realtà che ci attende; strade su cui certamente le destinazioni turistiche dovranno interrogarsi nel riposizionamento post pandemia.
Buona lettura!