La nuova casa di Studiowiki (e di INova)

Studiowiki si è affacciato al 2023 portando a compimento un lungo e profondo percorso di riposizionamento. Un processo di interrogazione e ragionamento sulla propria identità, sul proprio fare, sul proprio lavorare e anche sui propri obiettivi. “Prima di arrivare a ri-toccare il logo, a cui è seguita la brand image, abbiamo analizzato, pensato, progettato – montato e smontato – per un bel po’ di tempo – spiega Federico Alberto, direttore creativo. Cercavamo un disegno progettuale trainato da visioni e idee organiche che animassero, anche prepotentemente, il nostro agire. Se tutto questo lavoro di lima non è apprezzabile nel risultato finale è ancora meglio. Cercavamo la facile difficoltà della “sprezzatura” (che per noi comuni mortali non è affatto facile da raggiungere. Almeno per noi non si raggiunge con l’aritmetica somma del “giusto”)”.

Il nuovo sito web, online da poche settimane, è l’ultimo tassello di questo percorso, che ha visto Studiowiki impegnata sul nuovo portfolio, i materiali relazionali e la nuova social strategy. E dopo il sito, la naturale conseguenza non potrà che essere la riorganizzazione della testata INova e della newsletter ad essa collegata.

“L’obiettivo del sito, con la sua nuova linea grafica e il nuovo tone of voice, non era necessariamente inseguire la bellezza, ma cercare anche attraverso la parola, oltre che con le immagini e la grafica, di dichiarare chi siamo in modo migliore e più funzionale. Il nostro obiettivo principale, come è giusto che sia, era aderire quanto più possibile a quello che facciamo e a quello che pensiamo a proposito di noi”, continua Federico Alberto.

Il lavoro di scrittura dei testi è stato veloce, nella sua esecuzione, ma frutto di un lavoro di autoanalisi estremamente approfondito.

“Per scrivere i testi del nuovo sito ho impiegato non più di una domenica e quando, alla fine, li ho riguardati, naturalmente non ero soddisfatto. D’altra parte, questa è una caratteristica tipica che anima Studiowiki: aspirare e ambire sempre a fare meglio”, racconta. “Ora che stiamo ricevendo i primi positivi riscontri rispetto al nuovo posizionamento, sono sempre più convinto che in realtà il lavoro intorno a questi testi non sia iniziato e finito quella domenica, ma sia stato, ovviamente, molto più lungo. Un anno che è stato molto inutile. Una lenta incubazione che ci ha permesso di ottenere questo risultato”.

“Anche dal punto di vista grafico c’è stata un’approfondita autoanalisi, per arrivare al nucleo centrale della nostra identità, procedendo per sottrazione per trovare l’immagine che meglio rappresentasse la personalità dell’agenzia” spiega Valeria Morando, art director di Studiowiki. “Siamo partiti dalla nostra natura ligure, scegliendo simboli che si riferissero alla nostra terra – il gabbiano, l’acciuga, il fiore di zucca – per poi ampliare l’orizzonte e cercare elementi che potessero riflettere l’essenza di ogni singolo reparto. E se è vero che l’agenzia di comunicazione lavora come un’orchestra, è stato inevitabile lavorare seguendo la sinestesia tra immagini, testi e musica, associando a ogni reparto una canzone e creando così la nostra personale playlist”.

Oggi si va molto veloci in tutto ciò che si produce e si consuma. Tutto si brucia in lassi temporali molto brevi, ma un lavoro di riposizionamento, se vuole durare e ambisce ad essere efficace, deve prendersi il tempo necessario. Ed è in questa logica che anche INova rallenta e si prende il tempo necessario per provare a ripensarsi.

Nel frattempo, tutti gli articoli precedenti hanno trovato nel nuovo sito di Studiowiki la sua nuova casa, graficamente più curata, pulita e gradevole e più funzionale nella navigazione, con un menu chiaro e intuitivo, tag che semplificano la ricerca e, in generale, un ambiente che facilita una user experience semplice e lineare, all’insegna di una nitida leggerezza.

Tutte le notizie dell’agenzia, tra storia, progetti e vita quotidiana, si trovano infine sui social network: Facebook, Instagram e LinkedIn.

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