America – parte prima: la scoperta

Lunedì sono stati 528 gli anni trascorsi dalla cosiddetta scoperta dell’America. Una data, quella del 12 ottobre 1492, tra le più “imparate a scuola”. Quel “terra, terra…!” gridato dalla vedetta di una delle tre caravelle di fronte alle coste di una delle isole delle Antille, è stato uno di quei battiti d’ali di farfalla che ha scatenato conseguenze globali su ogni fronte. INova numero 19 dedica quindi all’America il suo editoriale, i suoi contributi e l’omaggio creativo della nostra Art Director, Valeria Morando: non un quadro questa volta, ma una statua che – ci scrive – “di questi tempi fatica a stare in piedi”.

Abbiamo deciso di dividere in più parti la nostra America. La seconda parte la scriveremo per voi dopo il 3 novembre quando avremo i risultati delle 59° elezioni presidenziali della storia degli Stati Uniti d’America. Perché le elezioni del Presidente degli Stati Uniti hanno una portata di interesse e di interessi mondiale, oltre alla capacità di scatenare conseguenze globali al pari della farfalla e del “terra, terra…!”.

C’è infatti grande attesa e interesse anche nel nostro Paese per queste elezioni. Nel LAB24 del Sole 24 ore a questo link si racconta l’avvicinamento al voto con mappe e grafici, con un particolare focus sui settori industriali e di investimento più vicini ai due candidati. La posta in gioco e la tensione sono molto alte in un contesto reso ancora più estremizzato dalla pandemia, dalla conseguente crisi economica e con le proteste sociali che percorrono gli States in lungo e in largo.

Su INova di oggi il percorso tematico ci porta poi alla potenza delle parole e della musica di Fiume Sand Creek, con il massacro avvenuto nell’attuale Colorado nel 1864, visto con gli occhi di un bambino e raccontato ad un bambino e la recensione di un testo per noi molto interessante che guarda al turismo in chiave semiotica come una pratica “ricca di significato”. Turisti o viaggiatori?

In America vol. 1, di Federico Alberto, il primo dei nostri articoli, troviamo un viaggio che è messo in moto da un altro viaggio, quello che William Least Heat-Moon racconta nel suo Strade blu. Dentro l’America, semplicemente tutto da leggere.

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