Unici, non Tipici: i prodotti della Valtellina valorizzati dai giovani

Il legame profondo territorio e turismo si esprime anche attraverso i prodotti enogastronomici. Prodotti “unici, non tipici”, come li definisce Butéga Valtellina, startup di montagna nata dalla passione per il territorio valtellinese e dalla volontà di valorizzarne le risorse, supportando e promuovendo le piccole realtà produttive eroiche e aggregandole in una rete di imprese. Ci racconta di più il giovane Giorgio Gobetti, che ne è uno dei soci fondatori.

Giorgio Gobetti Butega Valtellina
Giorgio Gobetti

Com’è nata l’idea di Butéga Valtellina?

Nel 2016 ho concluso gli studi in economia e marketing. Nel 2017, con due miei amici e soci – Mattia Fendoni, designer della comunicazione, e Francesco Bandiolotti, specializzato in design industriale con la passione per la cucina – abbiamo intercettato l’incubatore ReStartAlp, promosso da Fondazione Garrone, e deciso di dare corpo alla scelta di tornare a vivere in Valtellina.

È così che nel 2018 è nata Butega Valtellina Srl, con l’obiettivo di mettere in rete realtà affini, prevalentemente in ambito agricolo, che condividessero la nostra volontà di valorizzare il territorio. Abbiamo iniziato mappando e analizzando i bisogni delle micro-realtà locali e partecipando a congressi e focus group per capire meglio il contesto territoriale e le esigenze della comunità. Volevamo creare una filiera sostenibile dal punto di vista produttivo, economico e di sviluppo territoriale.

formaggio butega valtellina

Il nostro intento era unire competenze, sforzi e visioni per costruire qualcosa di duraturo e di valore per il territorio. Nel 2019 siamo partiti con sei o sette produttori, organizzando una sorta di mercatino per condividere e divulgare l’esistenza di un micro-tessuto imprenditoriale e dimostrare che esiste un modo di lavorare bene in montagna. Da soli può essere molto difficile, insieme è possibile.

Cos’è oggi Butéga Valtellina?

Butéga Valtellina oggi è la casa di diversi piccoli produttori locali valtellinesi, vetrina e luogo d’incontro che ne trasmette i prodotti, i sapori, i profumi, i volti, le voci e le storie. Abbiamo una sede a Tirano, che abbiamo messo a disposizione di piccole aziende agricole selezionate secondo criteri di qualità, identità, sostenibilità e unicità: dalla cantina vinicola che ha recuperato terrazzamenti abbandonati all’azienda agricola che produce miele e idromele, dall’azienda multifunzionale che mira a rilanciare la coltura della mela attraverso la produzione sostenibile di sidro di mele fino all’azienda agricola sociale che si occupa di produzione e raccolta di piccoli frutti e recupero territoriale.

terreno butega valtellina

Nel tempo la rete si è ampliata in termini numerici, ma non troppo, perché siamo convinti che la qualità si riscontri nel piccolo, in collaborazioni profonde e nella contaminazione positiva tra settori e modi di lavorare, processi, e idee tra persone che condividono passioni, intenti e spazi.

L’elemento che forse meglio racchiude la vostra filosofia è il claim; “Unici, non tipici”.

Oggi prodotto tipico vuol dire tutto e niente, non è più un termine identitario, ma piuttosto una definizione globale. “Unico, non tipico” è per noi una definizione ideale e universale: ogni territorio ha i suoi prodotti unici, in qualunque settore. Vogliamo che i prodotti valtellinesi siano riconosciuti per la loro autenticità e per il valore aggiunto che portano al territorio.

Anche logo e naming riflettono questa filosofia, puntando sull’artigianalità e la comunità: Butéga è il piccolo negozio artigianale, la scritta “handwritten” indica il fatto a mano, l’accento rosso che mette, appunto, l ‘accento sulle cose buone, il cerchio, che rappresenta la rete e la condivisione, i colori – verde rosso bianco – che richiamano l’italianità.

Il concetto di prodotti “unici, non tipici” ha molto a che fare con la promozione turistica del territorio.

Se penso al nostro lavoro accanto ai produttori, credo che la cosa migliore che possiamo fare è testimoniare la loro esistenza e invitare le persone ad andare a conoscerli direttamente, guardarli mentre lavorano, provare i loro prodotti.

Anche per questo il nostro prossimo obiettivo è aprire al più presto, all’interno della nostra sede, una sala aperta al pubblico dedicata, dove possano trovare spazio la degustazione, la divulgazione, il racconto e l’incontro con i produttori, i prodotti e il territorio. Questo spazio sarà anche la base di partenza per le esperienze: visite in vigna, visite in azienda, scoperta dei baitei e di tutte le cose caratteristiche che abbiamo.

salame butega valtellina

Abbiamo la fortuna di essere a Tirano, in un contesto molto dinamico e molto attivo in termini turistici, dove però effettivamente manca ancora un polo dedicato al microsettore agroalimentare di qualità delle nostre montagne e una vetrina tangibile del territorio.

Quanto è importante per voi la presenza digitale?

La nostra idea iniziale era quella di importare persone e non esportare prodotti. Lo shop online è nato durante il lockdown per rispondere alle esigenze dei produttori e per raggiungere i clienti in modo più efficace. Nasce principalmente con una logica di vetrina, per unire la presenza digitale dei produttori e la possibilità di commercializzare selezioni e kit di prodotti, che permettessero di far conoscere, oltre ai prodotti più conosciuti e appetibili come la bresaola e i pizzoccheri, anche specialità meno conosciute.

Per logiche imprenditoriali abbiamo poi aggiunto la possibilità di acquistare anche i prodotti singoli. Oggi lo shop online è un enorme veicolo che ci permette di distinguerci, di raccontare e di rendere accessibili i prodotti unici e non tipici. Grazie alla qualità dei nostri prodotti, in cui il consumatore ritrova sapori che ha assaggiato sul territorio e vuole ritrovare anche a casa, e all’attenzione al servizio, riscontriamo un altissimo tasso di riordine e ottima soddisfazione del cliente. Certo, i numeri non sono altissimi, perché dobbiamo riuscire a soddisfare le richieste tenendo conto dei limiti di capacità produttiva. Anche questo rientra nella definizione di “unici, non tipici”.

prodotti butega valtellina

Per concludere, come vedi il futuro del turismo in Valtellina?

Dobbiamo capire che tipo turismo vogliamo, che tipo di turismo è possibile e sostenibile nei nostri territori. È una scelta strategica di regia, di impostazione, di volontà. Nella nostra visione, risulta evidente che il nostro territorio – come tutte le valli alpine – è estremamente frammentato dal punto di vista amministrativo: decentralizzare questo tipo di scelte permetterebbe di dare risposte più aderenti al territorio. 

Ogni comune, ogni territorio, ogni valle, ogni comunità ha specificità uniche, difficili da valorizzare tutte insieme. Crediamo che una struttura pubblica decentralizzata, piccola, giovane, veloce, dinamica, snella, potrebbe essere una leva importante per questi piccoli comuni, dove c’è la possibilità di sviluppare un turismo vero per chi vuole vivere esperienze autentiche. C’è un grande cambiamento in atto, lento e difficile, ma tangibile, nell’utente che viene, cerca, prova ad appassionarsi, vuole conoscere, non gli interessa particolarmente la comodità ed è disposto a sporcarsi le mani per immergersi nella quotidianità del territorio.

Oltre alle grandi destinazioni come Bormio e Livigno, la Valtellina ha molto altro da offrire per questa nuova idea di turismo: basti pensare alle vallate laterali, che preservano meraviglie naturalistiche, comunitarie, architettoniche, ancora tutte da scoprire e spesso ancora poco conosciute perfino dai local. Se poi parliamo specificatamente di turismo enogastronomico, bisogna poi sicuramente fare un lavoro enorme sulla ristorazione, perché è lì il primo punto di contatto tra turista e territorio.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prev
Sorsi e Morsi: conversazioni con due Maestri del Gusto

Sorsi e Morsi: conversazioni con due Maestri del Gusto

Il nostro viaggio alla scoperta del legame tra sapori e promozione territoriale

Next
L’Italia è servita, tra prodotti enogastronomici e turismo

L’Italia è servita, tra prodotti enogastronomici e turismo

Quello tra un territorio e i suoi sapori è un rapporto inscindibile: nei

You May Also Like