Sostenibilità e community

Come saranno le vacanze del 2021

“Ho voglia di tornare a viaggiare” è una frase che probabilmente avrete sentito o letto di frequente in questo periodo. Forse vi è capitato meno spesso di sentire “ho voglia di tornare a FAR viaggiare”, eppure sono in moltissimi ad avere questo desiderio.

Tutto il mondo delle agenzie viaggio e dei tour operator è infatti ansioso di ricominciare, e tanti hanno già adottato un cambio di strategia per adattarsi alle nuove esigenze di viaggio, legate all’attuale situazione di pandemia. Come saranno quindi le vacanze del 2021?

Le prospettive sembrano ottimiste, come rivela un recente sondaggio di Booking.com: sette italiani su dieci hanno infatti dichiarato di essere pronti a rimettersi in viaggio. Il trend principale sarà quello di un turismo di prossimità, legato in particolare alla riscoperta della natura e del benessere psico-fisico. Perfetti in questo senso i molti piccoli borghi italiani, così come vacanze alla scoperta di prodotti enogastronomici o quelle legate al new wellness (ne abbiamo parlato qualche tempo fa in questo articolo).

Un’altra tendenza che registra un successo crescente è quella del turismo sostenibile, cui diversi tour operator guardano già.

Giovani e vacanze green

A prestare attenzione all’ambiente è per esempio Utravel, del gruppo Alpitour, un tour operator che si rivolge esclusivamente ad una clientela under 30. Se all’inizio del suo percorso l’azienda trattava prevalentemente viaggi a lungo raggio, nel 2020 il terremoto Covid ha imposto un cambio di rotta.

Si è deciso quindi di privilegiare le destinazioni nazionali, adottando un progetto che ruota attorno a tre punti principali: sicurezza e attenzione alla salute, capacità di fornire informazioni aggiornate e volontà di avvicinare i ragazzi attenti all’ambiente.

Infatti, sempre secondo Booking, il 72% dei viaggiatori reputa il turismo sostenibile necessario per salvare il pianeta e tramandarlo alle generazioni future. Di questi più della metà sono sotto i 30 anni.

La scelta di adottare un approccio sostenibile non può considerarsi meramente strategica, perché le aziende stesse che promuovono certi valori devono necessariamente averne sposato la causa, pena la perdita di credibilità. Utravel tenta quindi prima di tutto di aumentare la consapevolezza della sua community rispetto al modo in cui si viaggia, ad esempio offrendo un ‘Decalogo per viaggiatori consapevoli’. L’azienda ha poi stretto delle partnership per la raccolta della plastica in mare e il team di lavoro si impegnerà in attività rivolte all’ambiente.

Un altro fattore determinante è quindi il legame con la propria community, che per alcuni tour operator rappresenta il perno della propria attività.

Comunità di viaggiatori: ripartire insieme

Quando nel 2020 c’è stato il primo lockdown, l’intero comparto dei viaggi si è trovato ad affrontare una situazione decisamente complicata. Primo passo è stato fornire assistenza a coloro che in quel periodo si trovavano fuori dall’Italia e dovevano rientrare. Dopodiché, per molti è seguita una fase di stallo, altri hanno cercato di mantenersi attivi con la community di viaggiatori e realizzato nuove tipologie di prodotto.

A trovarsi di fronte a questa impasse è stato per esempio WeRoad, tour operator focalizzato sull’organizzazione di viaggi di gruppo a lungo raggio, una combinazione decisamente poco sostenibile in questo periodo. Durante le chiusure della scorsa primavera l’azienda si è però mantenuta molto attiva sui social, consolidando il rapporto con i propri follower. Quando si è potuti ripartire il TO era pronto: il contatto con gli utenti era già stabilito, e il portfolio prodotti era stato allargato con nuove proposte in Italia.

Ciò è avvenuto anche attraverso una campagna per accrescere il numero di fornitori nazionali, anch’essi parte integrante della community.

La presenza attiva online di questo e altri professionisti del turismo, ha permesso di conoscere le esigenze dei viaggiatori, coltivare il loro sogno di vacanza e realizzarlo con un’offerta ah hoc. Con vantaggi anche in termini di incoming, dato che un’offerta strutturata in Italia permette di essere pronti ad accogliere anche molti turisti stranieri.

Ciò che caratterizzerà questo 2021 si può riassumere quindi in una sola parola: autenticità.

Innanzitutto per quando riguarda il rapporto tra operatori di viaggio e viaggiatori, che sempre meno può essere affidato a strumenti ‘freddi’ come un chatbot o un catalogo, ma richiede un contatto personale. E poi ovviamente autenticità di sapori, di esperienze, di relazioni, attraverso vacanze che permettano di vivere appieno le tipicità del luogo visitato e di portare sempre con sé il ricordo di un viaggio unico e speciale.

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