“I have a (green) dream!”

green dream

Il tema della sostenibilità porta con sé numerose riflessioni.  

Per questo motivo sempre con più forza si avverte l’esigenza di porre un perimetro, un confine, il più preciso possibile, al concetto di turismo sostenibile.

È chiaro come il concetto di sostenibilità abbia ormai abbandonato il salotto degli intellettuali, diventando il protagonista di un nuovo scenario di sviluppo. 

Un concetto che però si sta svuotando del suo vero significato, al punto tale da generare confusione. Sergio Cagol, consulente e formatore in tema di turismo, definisce il concetto di sostenibilità scegliendo tre parole:

  1. Opportunità. Sia di risparmio, sia di sviluppo. La scelta di prodotti di qualità permette un miglioramento delle esperienze turistiche poiché la sostenibilità permette di consumare meglio e di abbattere i costi;
  1. Comunicazione. Come matrice fondamentale per la creazione di nuove attività di marketing. La sostenibilità necessita di una comunicazione capace di attirare a sé mercati sensibili e interessati. La sostenibilità è leva commerciale per il territorio.
  1. Mercato. Le scelte sostenibili di una destinazione permettono di generare un nuovo mercato e un target disposto a spendere pur di ottenere un’offerta di qualità.

Il momento storico che stiamo vivendo – con la sua crisi sanitaria, sociale ed economica – ha portato la domanda turistica a porre maggiore attenzione rispetto ai temi della sostenibilità.  Promuovere la sostenibilità all’interno dell’offerta turistica di una destinazione non significa vestire quest’ultima di un vestito verde, ma significa proporre un’offerta di qualità capace di rendere felice non solo il turista, ma soprattutto il residente.

In questo senso risulta interessante il progetto Pejo Plastic Free, nato circa un anno fa all’interno del comprensorio sciistico Skj Area Peio Funivia in Val del Sole. Progetto che si sviluppa a partire dalle norme ISO e dalle linee guida proposte dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU. L’obiettivo era quello di eliminare tutta la plastica monouso dalla ski area. Per fare questo è stata messa in atto un’attenta strategia di comunicazione declinata attraverso una campagna creativa che ha previsto visual con ritratti flat vettoriali tutti verdi di personaggi universalmente conosciuti, da Dante a Martin Luther King. Le installazioni grafiche sono state sparse per tutto il comprensorio sciistico. Accanto al volto, come body copy, una citazione famosa del soggetto ritratto, rielaborata secondo il tema della sostenibilità. 

Così, Luther King non può che avere un “green dream…”

L’augurio è che Pejo Plastic Free diventi un progetto di più ampio respiro capace di coinvolgere tutta l’area della Val di Sole in un percorso a tappe che si proietti a sua volta in un più vasto disegno di sostenibilità.

Perché la sostenibilità è, innanzitutto, vivere il territorio (tra residenti e turisti qui non c’è differenza) in maniera consapevole e in equilibrio; non solo con la natura, ma anche tra uomo e uomo. È sviluppo e innovazione.

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