Doraemon è un manga e anime giapponese. Oggi Valeria Morando gioca con lui prendendo in prestito l’arte di Takashi Murakami, che colloca e contestualizza il tema dei manga e costruisce Ciusky, la sua (personale) porta per ovunque (Anywhere Door – Dokodemo Door – in the Field of Flowers).
Ci sono porte che vorremmo aprire. E altre che non vediamo l’ora di chiudere. È da un anno che il Covid ha fatto irruzione nelle nostre vite e la “nuova normalità” sembra farsi attendere. Siamo comunque consapevoli che quello che verrà sarà qualcosa di nuovo.
Negli ultimi numeri ci è capitato di parlare dell’accelerazione che Covid ha dato all’innovazioni tecnologica, soprattutto digitale (dagli eventi phigital a nuove tecniche di promozione e fruizione delle destinazioni turistiche…). Quasi che i vincoli dati dalla pandemia abbiano aperto strade nuove nel nostro pensiero. Porte che non si chiuderanno quando saremo tutti vaccinati, ma che entreranno a far parte del bagaglio antropologico dell’umanità.
Durante il Seminario digitale organizzato da Studiowiki “Ri-Generazioni” (per rivederlo clicca qui) abbiamo parlato anche di questi temi, trattando l’urban destination e la sua comunicazione alla luce del cambiamento che la pandemia e la digitalizzazione hanno generato nella percezione degli spazi.
Oggi siamo felici di pubblicare il pezzo che Luca Borzani, già assessore del Comune di Genova e Presidente della Fondazione Cultura di Palazzo Ducale – oggi fondatore e direttore del mensile “La Città”, ha firmato per noi sui temi trattati con il suo intervento: come cambieranno gli spazi urbani e la loro percezione nella nuova normalità che ci attende dopo lo shock?
In effetti Non ci sono più le città di una volta! In ogni caso le porte per ovunque e nello specifico per le destinazioni turistiche, ci attendono. E l’aspettativa per quel momento è alta, quasi contornata da un’aura onirica. Quando si ricomincerà a viaggiare (con o senza il “passaporto di immunizzazione” di cui si sta parlando in questi giorni) ci troveremo davanti a segmenti di offerta diversi rispetto a quelli a cui eravamo abituati, e a un nuovo turista, forse, più attento a verità e sostenibilità.
Ne parliamo con gli altri due articoli di INova 34.
Buona lettura!