Esaminando i dati più recenti messi a disposizione dall’Osservatorio Regionale, Diano Marina è la destinazione turistica ligure col più alto numero di presenze, seconda solo a Genova: quali sono i fattori che hanno portato a questo grande successo? Cerchiamo di metterli a fuoco con l’Assessore al Turismo di Diano, Luca Spandre.
Un breve inquadramento storico: in che anni inizia il turismo a Diano Marina, e come si sviluppa l’offerta dal dopoguerra a oggi?
Diano Marina ha una tradizione turistica molto lunga: abbiamo fotografie e testimonianze di turismo balneare già nel periodo prebellico. Risalgono a quell’epoca, infatti, i primi stabilimenti balneari di pubblica salute.
Il centro cittadino era stato danneggiato dal terremoto di fine ‘800 e negli ultimi anni è stato riprogettato sviluppando un’ampia zona pedonale, per passeggiare tra i negozi e i luoghi di ritrovo: una scelta molto apprezzata dai turisti.
È una delle località con più strutture alberghiere, che da sempre qualificano e fanno da traino al turismo: ritengo che la crescita importante a livello di presenze sia da attribuire anche a questo fattore.
Ad oggi, quali sono i fiori all’occhiello di Diano Marina a livello turistico, anche rispetto ad altre destinazioni in zone limitrofe?
Come anticipavo, Diano Marina offre un ottimo spazio pedonale in centro e ha una bella passeggiata. Il turismo di punta, naturalmente, è quello balneare, ma con riferimento alle tendenze degli ultimi anni si può parlare anche di turismo emozionale: tradizioni e gastronomia, che vedono protagonista l’entroterra.
Si può estendere il discorso al Golfo Dianese: sono molti gli elementi condivisi che caratterizzano i sette Comuni del Golfo, ma Diano Marina è la cittadina con la più ampia offerta turistica. Inoltre, coerentemente con la tendenza regionale, negli ultimi anni c’è stato uno sviluppo significativo dell’offerta outdoor: sono stati puliti e tracciati nuovi sentieri, percorsi disponibili anche per la consultazione digitale.
Prevediamo poi un programma di intrattenimento per i turisti, sia in stagione che fuori stagione, come Aromatica in primavera e numerosi altri eventi nei fine settimana.
Come si configura la collaborazione con i sette Comuni del Golfo?
Stiamo cercando di portare avanti una nuova convenzione tra i Comuni, che riguarda non solo il turismo ma anche alcuni servizi. La collaborazione è fondamentale: anche in ambito turistico, è difficile andare a promuovere una sola cittadina: occorre prevedere una proposta più organica e ampia.
Le presenze registrate quest’anno, in base ai dati consolidati di luglio e a quelli forniti dall’Osservatorio Turistico regionale, confermano un riscontro molto positivo per Diano Marina. Già dal 2022 si era recuperato completamente il calo del periodo pandemico, superando i livelli del 2019: da 560.000 si passa a 590.000 presenze di turisti italiani. Le stesse fonti vedono invece altre destinazioni della Liguria (e non solo) in calo. Come possiamo interpretare questi dati?
Sono assolutamente molto positivi: l’anno scorso siamo arrivati a essere la seconda località ligure per presenze, dopo Genova. Diano Marina, e in generale il Golfo Dianese, si conferma una località ricercata e apprezzata, dove le persone tornano volentieri.
Anche se in merito non ci sono ancora dati completi, abbiamo riscontrato un lieve calo quest’anno – di minore entità rispetto ad altre località. I numeri sono comunque ottimi. Il paragone tra i dati del 2022 e del 2023 deve però prendere in considerazione alcuni fattori: da un lato la ritrovata possibilità di viaggiare dopo il periodo pandemico, che ha influito positivamente sui numeri dello scorso anno, dall’altro il meteo meno favorevole dell’estate 2023 – che indubbiamente ha inciso sul calo.
Anche per quanto riguarda i dati del primo semestre 2023 vediamo un ottimo riscontro…
Sì, in particolare questa primavera è stata una stagione eccezionale, per il turismo dianese, complice anche un ricco calendario di eventi nei fine settimana. Poi c’è stata una flessione: i numeri sono rientrati in un trend più in linea con quello tipico. È stata comunque una buona stagione, con un lieve incremento anche sui turisti stranieri.
Assistiamo a dati decisamente positivi anche per quanto riguarda la permanenza media: 5.5 giorni a Diano Marina, contro 4 giorni di media regionale. Può essere un risultato del lavoro mirato dei tour operator? In generale, quanto incide l’attività dei tour operator, rispetto alla prenotazione spontanea?
Credo abbia un’incidenza minore: gli intermediari, specialmente in stagione turistica, non hanno un impatto importante sui numeri. Un fattore sicuramente significativo – e misurabile, rispetto invece ai dati spesso purtroppo più “sommersi” degli affitti di case vacanza – è l’aumento della qualità dell’offerta alberghiera negli ultimi dieci anni: siamo passati dall’avere tre o quattro alberghi a 4 stelle all’averne almeno una decina.
Questo balzo in avanti ha senz’altro avuto una ricaduta positiva anche in termini di marketing: gli alberghi stessi, attraverso i loro siti e le loro campagne, promuovono la destinazione e gli eventi.
A questo proposito: come si configura la collaborazione pubblico-privato, tra Comuni o associazioni di Comuni e operatori?
Nell’ottica di collaborazione pubblico-privato, lo sforzo è sempre quello di strutturare l’offerta di eventi e iniziative con largo anticipo, in modo da coinvolgere nella pianificazione e nella comunicazione tutti i soggetti interessati.
Tenendo conto dei calendari di lavoro delle pubbliche amministrazioni, si tratta ogni anno di un obiettivo complesso: non sempre si riescono a rispettare i tempi ottimali, ma si lavora per quanto possibile in quella direzione.
Si registra, per Diano Marina, una crescita importante nelle presenze di turisti tedeschi. Il fenomeno investe la Liguria in generale, ma nel caso di Diano per i dati del primo semestre 2023 si parla di circa 20.000 presenze in più. Questo risultato è frutto di qualche azione specifica, come per esempio la partecipazione a fiere o altre iniziative?
Abbiamo partecipato a diverse fiere, ad esempio a Milano, a Monaco, in Olanda e a Utrecht, presto andremo a Rimini e a Londra, ma non credo sia stato questo a incidere in modo significativo sui dati.
Lo scorso anno si era registrato un calo di presenze di turisti tedeschi, che nel Ponente ligure hanno un forte impatto. Ritengo che i numeri del primo semestre 2023 rappresentino semplicemente un ritorno al trend consueto, dopo la recente battuta d’arresto.
A proposito di fiere: qual è il vostro approccio? Vi allineate rispetto alla DMO regionale o avete un vostro percorso autonomo?
La partecipazione di Diano Marina alle fiere quest’anno si è configurata esclusivamente tramite le proposte regionali. Il nostro obiettivo è valorizzare Diano, e in generale il Golfo Dianese, anche attraverso la collaborazione con altri Comuni: vogliamo dare spazio, in particolar modo, all’outdoor e alle manifestazioni più importanti del calendario.
E per quanto riguarda la DMO Riviera dei Fiori?
È nata da pochissimo: Diano Marina ha aderito, vedremo se sarà possibile attuare strategie di promozione anche attraverso questo nuovo canale. Trovo che sia un passo utile, con un grande potenziale dal punto di vista della promozione turistica, e che va a colmare un vuoto che si era creato in questi anni.
Come dicevo prima, la collaborazione è importante ed è difficile proporsi da soli: quello della Riviera dei Fiori è un brand conosciuto e la volontà di lavorare in quella direzione c’è.
Quali sono gli strumenti di cui l’amministrazione si è dotata, o vorrebbe dotarsi, in termini di comunicazione turistica?
Abbiamo un sito turistico, per dare notizie e informazioni: presto verrà aggiornato, per migliorarlo ancora da un punto di vista tecnico.
L’ufficio informazioni è curato dall’amministrazione comunale. Lo abbiamo affidato in gestione attraverso un bando. Infine, di recente, ci siamo dotati di un ufficio di comunicazione strutturato, per gestire internamente i canali social.
Parlando di destagionalizzazione: dopo questa ottima stagione estiva, quali sono le prospettive per l’autunno e l’inverno a Diano Marina?
Per il mese di settembre, coda di stagione, prevediamo un’ottima tenuta di presenze. Caleranno progressivamente a ottobre per poi diminuire a novembre, come da trend. Siamo al lavoro sulle proposte invernali: feste natalizie e iniziative che incoraggino le persone a rimanere in città.
Continueremo poi a puntare molto sull’outdoor. È un vero e proprio punto di forza, di cui nella nostra zona si può usufruire tutto l’anno, grazie al clima favorevole del Ponente.
Diano Marina è una cittadina ospitale e accogliente: a differenza di altre località balneari, non viene “abbandonata” durante l’inverno ma rimane molto vivace.