Ucraina: il mondo del turismo si mobilita

bandiera ucraina al vento

Dopo due anni di pandemia, mentre il mondo del turismo iniziava finalmente a prepararsi alla ripresa, una nuova crisi di portata globale è arrivata a scuoterlo. Difficile ora valutarne l’impatto ma, di fronte alla necessità di reagire in modo immediato a nuovi, imprevedibili, scenari, a vincere è stata prima di tutto la solidarietà verso il popolo ucraino.

Allo scoppio del conflitto, Flixbus ha immediatamente deciso di offrire corse gratuite a chi volesse lasciare l’Ucraina (a prescindere dalla nazionalità), a partire dalle città di Przemyśl e Rzeszów. Collegamenti aggiuntivi sono stati creati, inoltre, per chi arriva dal confine tra l’Ucraina e la Polonia. D’altra parte, Wizz Air ha messo a disposizione dei rifugiati ucraini 100.000 posti gratuiti su tutti i voli per l’Europa continentale in partenza dai Paesi di confine con l’Ucraina (Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania) prenotati attraverso wizzair.com/it-it#/rescue.

Mentre gli utenti prenotano case vacanza in Ucraina, di cui non usufruiranno mai, solo per far arrivare fondi direttamente alla popolazione locale, Airbnb ha momentaneamente sospeso le commissioni sulle prenotazioni ucraine e si è impegnata ad offrire in maniera gratuita alloggi a breve termine a 100.000 rifugiati. “Abbiamo bisogno di aiuto per raggiungere questo obiettivo. Il più grande bisogno che abbiamo è che più persone possano offrire la loro casa nei paesi vicini, tra cui Polonia, Germania, Ungheria e Romania”, hanno annunciato il co-fondatore e CEO di Airbnb Brian Chesky, il co-fondatore di Airbnb e presidente di Airbnb.org Joe Gebbia, e il Chief Strategy Officer e co-fondatore di Airbnb Nathan Blecharczyk. Gli alloggi saranno finanziati da Airbnb, Inc. e dai donatori del Fondo per i Rifugiati di Airbnb.org, oltre che dalla generosità degli host attraverso Airbnb.org.

Iniziative analoghe si moltiplicano anche nel nostro Paese, dove, ad esempio, Cia-Agricoltori si è attivata e, con le sue Associazioni Turismo Verde e ASeS-Agricoltori Solidarietà e Sviluppo, ha avviato la macchina dell’accoglienza insieme alla Caritas Italiana, coinvolgendo le 24 mila strutture agrituristiche di tutta Italia.

Se da un lato è la stessa Organizzazione Mondiale del Turismo a manifestare la volontà di sospendere la Russia dai suoi membri a causa dell’invasione dell’Ucraina, dall’altro molti grandi operatori del settore hanno attivato iniziative di boicottaggio del mercato russo.

Unendo le motivazioni di sicurezza per i propri ospiti alla presa di posizione contro la guerra, le principali compagnie di crociere – tra cui Carnival Corporation, MSC Crociere, Norwegian Cruise, Atlas Ocean Voyages, Saga Cruises e Windstar Cruises – hanno modificato gli itinerari, escludendo gli scali in Russia.

Anche dal punto di vista del trasporto aereo, le reazioni al conflitto non sono tardate: i paesi dell’Unione Europea, ma anche Canada e USA, hanno di fatto chiuso il traffico aereo a tutte le compagnie russe.

E mentre tour operator e destination manager, in Italia e nel mondo, devono cominciare a fare i conti con l’impatto che questo conflitto avrà sui flussi turistici provenienti da uno dei mercati più appetibili e “altospendenti”, vogliamo sentirci oggi tutti uniti in un unico, grande, messaggio di pace e solidarietà.

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