Prato Nevoso, una delle mete sciistiche più rinomate del Piemonte, ha da tempo abbracciato una visione turistica che va oltre l’inverno. Grazie a importanti investimenti e sforzi mirati, questa località montana è riuscita a destagionalizzare i flussi turistici, ampliando la sua offerta anche durante la stagione estiva. Ma come è andata l’estate e quali prospettive ci sono per la prossima stagione?
Abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Alberto Oliva, responsabile della Prato Nevoso SpA, per scoprire i dettagli di questa trasformazione e le prospettive future della destinazione.
Prato Nevoso è principalmente destinazione invernale, legata allo sci, ma negli ultimi anni, grazie a importanti investimenti, è riuscita a destagionalizzare i flussi turistici. Come è andata l’estate?
Il nostro è un andamento crescente, in quanto dal Covid in avanti abbiamo beneficiato dell’aumento in generale delle attività outdoor in Italia e noi, che da tempo investivamo anche nella destagionalizzazione, abbiamo raccolto i frutti nelle due stagioni passate.
Rispetto alla stagione estiva 2022 abbiamo registrato un +7% di presenze, con una permanenza media di 4 giorni. Circa il 50% è rappresentato dalle seconde case di liguri e genovesi, ma è crescente la presenza di turisti da Toscana, Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna. Dall’estero si è avuto poi un incremento di presenze da Francia, Germania e Svizzera.
Questa estate, se vogliamo, è stata caratterizzata da un’utenza leggermente diversa in quanto le famiglie, gli utenti delle seconde case, sono saliti in maniera inferiore. Però questa mancanza di villeggianti è stata sopperita dalla presenza crescente di gruppi sportivi, che hanno frequentato i nostri campi da tennis, da calcio, da padel, da golf e i Bike Park. Negli ultimi anni abbiamo fatto un lavoro strutturato per riempire i mesi un po’ più deboli come giugno e luglio. Ad agosto c’è stata come ogni anno una presenza importante di villeggianti nelle seconde case, ma anche per quanto riguarda i posti letti a rotazione abbiamo registrato un’occupazione del 100%, nelle settimane centrali, quelle di Ferragosto.
Per il prossimo inverno che previsioni avete?
Stiamo lavorando per mantenere il trend positivo che Prato Nevoso sta avendo recentemente, con una crescita di anno in anno del 20%. Stiamo investendo tanto, sia dal punto di vista delle infrastrutture, con gli impianti di risalita, ma anche nella ricettività alberghiera, con due nuovi chalet che saranno edificati e ultimati per la prossima stagione invernale.
Dal prossimo anno, per la stagione 2024/25, cambieremo anche la seggiovia della zona della Conca, cercando di investire ulteriormente in quello che è un settore nel quale crediamo fortemente. In passato noi abbiamo investito sull’impianto di innevamento artificiale, con bacini idrici che ci consentono di avere il 100% di copertura di neve artificiale per garantire la stagionalità completa, da dicembre a Pasqua. Il gap che abbiamo rispetto a destinazioni montane più affermate, come il Trentino, sono le strutture ricettive. Per questo stiamo cercando di concentrare le nostre forze su hotel e posti letto a rotazione, che ci consentirebbero di avere anche una presenza infrasettimanale e non solo un turismo di prossimità o di villeggiatura e avere così ancora maggiori presenze sulle piste da sci.
Negli ultimi anni il cambiamento climatico sta decisamente modificando la geografia della neve sulle Alpi del Mare. Come affrontate questa emergenza, che è prima di tutto ambientale, ma che sicuramente ha un impatto anche economico su una destinazione come la vostra?
Prato Nevoso sta raccogliendo oggi i frutti di un lavoro che parte da lontano perché sono vent’anni che investe, forse come nessun’altra stazione in Piemonte, sugli impianti di risalita e l’innevamento programmato. I nostri punti di riferimento sono località turistiche virtuose, come il Trentino, che sono in grado di aprire la totalità delle piste in qualsiasi condizione meteo. Da imprenditori cerchiamo di valutare tutte le cose che possiamo controllare e continuiamo a investire in questo che è un progetto nel quale crediamo molto e che è la nostra passione, la nostra vita. Quindi ce la metteremo tutta per trovare risposte e soluzioni efficaci.
Non solo neve e sci, però. Su quali prodotti turistici punta Prato Nevoso per ampliare la sua offerta?
Noi ci occupiamo di turismo a 360 °, quindi sappiamo che, come d’inverno lo sci non è sufficiente a dare un’offerta turistica competitiva, d’estate non c’è solo la bici o l’outdoor; quindi, cerchiamo di dare tutta una serie di servizi ulteriori. Ne è un esempio l’ultimo investimento importante: la telecabina, la Rossa Panoramica, unica 10 posti in Piemonte, un impianto non dedicato unicamente agli sciatori, ma soprattutto pensato per i non sciatori, quindi anche anziani, famiglie e bambini. In questo modo, chi vuole raggiungere quota 2000 m può comodamente farlo senza sci.
Pensando poi al segmento enogastronomico, organizziamo da alcuni anni una rassegna gastronomica che porta tutti gli chef stellati nelle diverse baite della nostra località. Questo è per portare in montagna un target di clientela sempre più vasto e variegato e non solo lo sciatore che viene a Prato Nevoso per le piste da sci.
Questa è la filosofia che ha contraddistinto Prato Nevoso negli ultimi anni e che ci consente di proporre ogni weekend un evento diverso, spaziando dalle Serate del Borgo ai concerti, fino al Capodanno in Conca, che ormai da anni ci contraddistingue.
Per rendere Prato Nevoso una destinazione montana competitiva i vostri investimenti sono indirizzati non solo agli impianti di risalita e di innevamento artificiale e all’organizzazione di eventi, ma anche al rinnovamento e ampliamento della ricettività, giusto?
Certamente. Prato Nevoso nasce come stazione sciistica intorno agli anni Sessanta, con hotel all’avanguardia per l’epoca, come l’Hotel Mondolè e l’Hotel Galassia. Al momento ci sono circa 20 mila posti letto, divisi tra 1 residence, 4 hotel, diversi appartamenti ad uso turistico e seconde case. Oggi però, per essere competitivi, il mercato turistico internazionale ci chiede di innovare anche dal punto di vista delle strutture alberghiere e dei posti letto a rotazione. Nei prossimi anni i nostri sforzi saranno orientati a rafforzarci in questo ambito, perché il turismo è fatto di tanti prodotti, uno dei quali è l’hotel con la Spa che a noi manca, mentre altre località sciistiche già ce l’hanno.
Quanto lavorate con i tour operator e quanto invece in modo diretto e disintermediato con il turista?
In determinati periodi dell’anno, la nostra intenzione è anche quella di rafforzare i gruppi tour operator, ma è un discorso che si intreccia con quello della ricettività. Dobbiamo crescere gradualmente e non bruciare le tappe: prima di aggredire nuovi mercati, dobbiamo dotarci delle strutture alberghiere in grado di soddisfare pienamente le loro esigenze.
Prato Nevoso fa parte del Mondolè Ski, insieme ad Artesina e Frabosa Soprana. Quanto conta per voi ragionare in ottica di comprensorio?
Per essere concorrenziali a livello nazionale e internazionale, bisogna offrire chilometri di piste; per questo la logica di comprensorio è di vitale importanza. Dobbiamo continuamente migliorare la qualità e la quantità di piste, quindi crediamo molto e puntiamo molto sul lavoro insieme alle altre località. Sappiamo che Prato Nevoso ha fatto tanto anche in termini di comunicazione e di marketing per portare sciatori, ma per soddisfarli è fondamentale avere i chilometri di piste e i collegamenti garantiti dal comprensorio.
Allo stesso tempo, investiamo molto sul territorio, e per questo abbiamo anche ottimi rapporti con la pubblica amministrazione e con i Comuni del comprensorio.
Prima hai parlato di comunicazione e marketing. Quali sono gli strumenti principali che impiegate per promuovere la destinazione?
Puntiamo moltissimo sui social media, con pagine molto seguite, che alimentiamo continuamente con contenuti, foto e video di alta qualità, e che sosteniamo con campagne sponsorizzate che rimandano al nostro portale.
Abbiamo anche un portale di Booking Prato Nevoso, attraverso cui si possono prenotare direttamente i posti letto e le experience: un canale diretto di vendita online, con un gestionale di nostra proprietà, che si è rivelato estremamente efficace: ogni anno riceve infatti il 12% in più di prenotazioni e garantisce agli ospiti il pernottamento al miglior prezzo. È questo uno strumento fondamentale, che ci permette di monitorare l’occupazione e di avere anche dati e statistiche importanti per programmare investimenti.