Una partnership per rilanciare il turismo e l’agroalimentare italiano

logo_enit

Al via la partnership per lo sviluppo di una filiera turistica integrata con il settore agroalimentare.

L’accordo rientra tra le attività di “Made4Italy”, l‘iniziativa di UniCredit che prevede un plafond di 5 miliardi di euro per le PMI italiane e servizi di consulenza dedicata calibrata sui bisogni dei progetti selezionati, capaci di favorire un’offerta congiunta tra strutture ricettive e imprese agricole volta al potenziamento non solo delle destinazioni turistiche, ma anche di altri asset fondamentali delle nostre regioni, come l’arte, la cultura, la sostenibilità, il patrimonio storico e paesaggistico.

Il turismo e il settore agroalimentare possono essere motore per il rilancio dell’economia nell’Italia post pandemia. 

È con questo scopo che UniCredit e l’Agenzia Nazionale del Turismo (Enit) hanno sottoscritto un accordo finalizzato ad intraprendere azioni comuni di rilancio e di supporto al turismo italiano, un settore che pre-pandemia valeva 13,2% del PIL e occupava il 15% della forza lavoro nazionale*, attraverso una logica di filiera integrata con il settore agroalimentare.

L’accordo, viste le nuove abitudini ed esigenze dei viaggiatori italiani accelerate dalla pandemia, mira a rafforzare il turismo e l’agroalimentare di qualità, settori trainanti per l’economia del Paese, grazie a una stretta collaborazione finalizzata all’individuazione e alla valorizzazione di iniziative e progetti che possono offrire opportunità di crescita per le imprese dei due settori. 

Un binomio, quello tra turismo e agroalimentare, che è quindi una opportunità per la valorizzazione della destinazione Italia, dal momento che le scelte di viaggio sono determinate dai cambiamenti delle abitudini, sempre più legate al territorio, alla cultura e alle tradizioni locali. 

Durante l’iniziativa di presentazione sono stati resi noti gli esiti dell’Osservatorio Turismo Nomisma-UniCredit che analizza le nuove abitudini ed esigenze dei viaggiatori italiani accelerate dalla pandemia. La food experience è un elemento chiave per la scelta di una meta turistica: nel 2020 spesi in Italia 354,5 milioni di euro. 

L’Osservatorio ha analizzato i comportamenti dei turisti italiani pre e post estate 2020: tra le località preferite dei viaggiatori italiani per le vacanze estive si è rivelato fondamentale poter fare lunghe passeggiate all’aria aperta (44%), o escursioni in bicicletta (18%) e sport circondati dal verde (20%). Importante anche l’aspetto enogastronomico: il 15% durante le sue vacanze ha fatto un tour enogastronomico e il 10% ha visitato aziende agricole o fattorie didattiche, mentre il 50% di chi ha fatto almeno un viaggio tra giugno e agosto 2020 ha optato per località immerse nella natura, meglio se piccoli borghi (51%). 

Secondo i dati e l’analisi della domanda l’integrazione tra i segmenti food, outdoor e cultura sarebbe la strada da seguire per stimolare l’attrazione di nuovi flussi turistici.

Si registra un legame più stretto degli operatori del settore ricettivo con gli attrattori dei territori su cui insistono: possibilità di  costruire un pacchetto su misura con le esperienze da fare nella struttura e sul territorio e offrire tour enogastronomici sul territorio per far conoscere ai turisti le produzioni food & Beverage locali e attenzione al km 0.

Per la notizia integrale e i dati dell’Osservatorio Turismo Nomisma-Unicredit 2020 clicca qui www.enit.it

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prev
Da nord a sud: si moltiplica la (nuova) offerta outdoor
outdoor experience

Da nord a sud: si moltiplica la (nuova) offerta outdoor

Stare all’aria aperta e riscoprire il piacere di immergersi nella natura piace

Next
Il Cretto di Gibellina
Il Cretto di Gibellina

Il Cretto di Gibellina

“Andammo a Gibellina con l’architetto Zanmatti, il quale era stato

You May Also Like