Arte, natura e benessere: Padova, Terme e Colli Euganei

Il nostro viaggio nel laboratorio di governance turistica veneto prosegue con le due Destinazioni (OGD) Padova e Terme e Colli Euganei. Al momento le OGD si servono di Consorzi per la promozione e lo sviluppo turistico, ma si sta lavorando alla nascita di una Fondazione unica.

Per meglio mettere a fuoco questo passaggio, vi proponiamo le interviste parallele a Roberto Crosta e Laura Favaretti, rispettivamente Presidente e responsabile del Consorzio Padova Convention & Visitors Bureau, e a Mattia Bregolin, direttore del Consorzio Terme Colli Marketing.

Ci accompagnano come sempre le illustrazioni della nostra art director Valeria Morando e le fotografie di Davide Busetto.

Di cosa si occupa il Consorzio, e qual è la sua storia?

Roberto Crosta e Laura Favaretti: Il Consorzio DMO, Padova Convention & Visitors Bureau (Padova CVB), costituitosi nel 2011, vede attualmente come socio di maggioranza la Camera di Commercio di Padova, alla quale sono affiancate nella compagine societaria le principali associazioni del territorio, Padova Hall e i consorzi turistici.

L’Ente promuove il territorio di Padova e della sua provincia in senso ampio in Italia e all’estero, come destinazione d’eccellenza per il turismo congressuale (MICE – Meetings, incentives, conferences and exhibitions) e il turismo individuale (leisure).

Padova, foto di Davide Busetto

Mattia Bregolin: Terme Colli Marketing (TCM) è un consorzio di imprese turistiche, metà delle quali legate alla ricettività, l’altra metà a ristoratori, cantine, commercianti, associazioni di categoria… tutte le realtà che ruotano intorno alla filiera turistica.

Operiamo in quella che ad oggi è l’area termale più grande d’Europa (Abano e Montegrotto, ndr), una delle più antiche, con una storia millenaria. Questa specificità connota fortemente la destinazione, ma negli ultimi decenni si è cercato di unire l’anima termale del territorio con quella collinare. Nel nostro caso, il Consorzio è un braccio operativo che segue gli indirizzi del tavolo misto pubblico-privato.

Avete attualmente un piano strategico, e come si integra con le politiche regionali?

Roberto Crosta: Oggi operiamo con un piano strategico annuale, ma numerosi sono i progetti, condivisi da stakeholder e Istituzioni, che hanno un respiro ben più ampio: attività di business intelligence, promo-commercializzazione attraverso i siti di destinazione e una importante spinta in ambito MICE.

È ormai imminente la costituzione di una Fondazione di Partecipazione pubblica, che assorbirà competenze e attività del Consorzio DMO Padova. Questo processo, condiviso con istituzioni e stakeholder, sarà supportato da ingenti investimenti della Camera di Commercio di Padova. I piani strategici di Padova e Terme e Colli Euganei diventeranno complementari, con la Fondazione che si occuperà di entrambi i territori, mantenendone le specificità ma sviluppando una visione integrata.

Mattia Bregolin: L’ultimo piano strategico si è concluso nel 2023 e al momento non ne è previsto un altro: i cambiamenti in corso non ci consentono di elaborarne uno per il prossimo triennio, in attesa di conoscere il piano strategico della costituenda Fondazione e il suo budget. Stiamo naturalmente proseguendo con il mantenimento delle attività di comunicazione indispensabili e attendiamo il risultato del tavolo di mediazione pubblico-privato.

Quali sono le prospettive evolutive del modello di governance territoriale, con la nuova Fondazione?

Roberto Crosta: La Fondazione preserverà il know-how, lo storico delle attività commerciali, i brand e gli strumenti dall’attuale Padova CVB, ampliandone competenze e attività. Il modello di governance territoriale proposto mira, infatti, a consolidare e ottimizzare le risorse per lo sviluppo turistico: la Fondazione si propone di coordinare e concretizzare le attività delle OGD, attraverso l’integrazione in un piano strategico più ampio.

Non sostituirà le OGD, ma agirà come loro facilitatore, formalizzando le strategie in un piano promozionale concreto e misurabile. Le attività saranno finanziate attraverso i contributi dei soci e da fondi regionali ed europei. Promozione sui mercati nazionali e internazionali, miglioramento dell’offerta turistica e sviluppo del turismo congressuale sono le aree cruciali per noi. Si prevede poi che questo Ente possa gestire i punti di informazione turistica ed eventualmente gli attrattori (come la Fondazione Verona Garda, ndr). Grande importanza andrà data, infine, alle attività di formazione degli operatori del settore.

Mattia Bregolin: L’iter che ha portato alla bozza di Statuto della nuova Fondazione è stato complesso. Inizialmente avevamo proposto l’istituzione di due Fondazioni per le due Destinazioni, ma anche dal punto di vista economico non era sostenibile. Ora l’ipotesi è una Fondazione unica con due business unit, una per Padova e una per Terme e Colli.

Sicuramente lo scenario è in evoluzione e solo il tempo ci dirà se si tratta di un’evoluzione positiva o di una scelta che ripropone in veste nuova modelli che in passato e per diversi motivi hanno faticato a funzionare. Il Veneto ha un’offerta turistica molto eterogenea, e senz’altro con una governance strutturata le performance turistiche potrebbero essere anche maggiori. Ma bisogna tenere conto delle particolarità dei territori: nel nostro caso, ad esempio, il core business (le terme) è in mano ai privati. Nel configurare la Fondazione è necessaria quindi una grande attenzione, in CDA, alle rappresentanze private.

Colli Euganei, foto di Davide Busetto

Quali sono gli asset di comunicazione proprietari e le loro modalità di utilizzo e integrazione?

Laura Favaretti: Per la parte MICE, il nostro principale strumento è il sito www.padovaconvention.it. Fornisce informazioni dettagliate sulle infrastrutture congressuali, sugli alloggi, sulle attrazioni e sulle attività per i visitatori d’affari. Inoltre, utilizziamo attivamente i social media per raggiungere il nostro pubblico di riferimento.

Per quanto riguarda la promozione turistica generale della città di Padova, ci affidiamo al sito www.turismopadova.it, di proprietà del Comune di Padova, alla Presidenza della relativa OGD, e ai suoi canali social associati, tra cui Instagram, Facebook e YouTube. Per la promozione delle Terme e dei Colli Euganei, gestiamo il sito promo-commerciale www.experienceabanomontegrotto.com, concentrato sulle attività esperienziali e sul booking ricettivo, collegandoci al sito ufficiale della destinazione. Prenotazioni di esperienze e strutture ricettive sono possibili anche all’interno dell’ufficio turistico di Abano Terme, di nostra gestione.

Mattia Bregolin: Il sito della Destinazione www.visitabanomontegrotto.com si occupa della parte alta del funnel e della promozione: lasciamo la parte commerciale direttamente alle imprese. In passato avevamo un portale per la prenotazione diretta di strutture ed esperienze, ma abbiamo preferito optare per una strada meno complessa e delicata.

Oltre ai social, abbiamo diverse newsletter, rivolte ad operatori turistici e cittadini, perché raccontare loro l’enorme ricaduta positiva del turismo sul territorio è fondamentale. Per i turisti abbiamo invece una newsletter promozionale e commerciale, che raccoglie news del territorio e offerte degli operatori.

Credevamo poi mancasse un evento di destinazione dal richiamo nazionale e quest’anno stiamo organizzando la prima edizione del (RE)Generation Festival: la prospettiva è renderlo un appuntamento fisso per promuovere i punti di forza del territorio.

E per quanto riguarda gli IAT?

Laura Favaretti: A Padova, sono presenti tre uffici IAT ubicati strategicamente presso la stazione ferroviaria di Padova, vicino al famoso Caffè Pedrocchi e accanto alla Basilica del Santo (IAT stagionale).

Cappella degli Scrovegni, Padova, foto di Davide Busetto

Mattia Bregolin: In Destinazione ne abbiamo quattro: ad Abano, Montegrotto (dove lo IAT è gestito direttamente da noi), Monselice ed Este. Hanno apertura annuale, multilingua, con ruolo di front e back office.

Partecipate a Fiere di settore?

Laura Favaretti: Nell’anno in corso, il Padova Convention & Visitors Bureau ha partecipato e parteciperà a diverse manifestazioni nazionali e internazionali. Per esempio, al BIT Milano, Ferien Messe Vienna, BUY VENETO, TTG Travel Experience Rimini.

Si sta inoltre considerando, in coordinamento con l’OGD territoriale, di implementare le partecipazioni a fiere B2C, nazionali e internazionali con focus su Padova città d’arte e i grandi eventi culturali, ma valutiamo anche di essere presenti in eventi più specifici legati per esempio al mondo dell’outdoor, ed in particolare del cicloturismo.

Mattia Bregolin: Sì, sempre sulla base dell’adesione dei privati, ci attiviamo su richiesta per la partecipazione alle Fiere. Notiamo tuttavia, negli anni, un progressivo calo di interesse da parte delle imprese per questo strumento di promozione.

Le interviste con Roberto Crosta, Laura Favaretti e Mattia Bregolin ci hanno fornito un’interessante panoramica delle strategie attuali e future per il turismo di due importanti destinazioni venete, Padova e Terme e Colli Euganei, tra città d’arte, termalismo e natura. Attraverso queste testimonianze altamente qualificate, il nostro viaggio nel mondo della governance turistica veneta ha potuto approfondire dall’interno la delicata transizione ad una Fondazione unica. Un processo che, puntando sempre più sulla collaborazione tra pubblico e privato, apre interessanti prospettive per un’integrazione più efficace delle politiche regionali e per il potenziamento delle attività promozionali e di sviluppo turistico.

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